MANDURIA – Il consigliere di Forza Italia, Luigi Morgante, ha risposto alla lettera aperta inviatagli dall’imprenditore Mario Mengoli, autore del progetto trentennale per la gestione della pubblica illuminazione bocciato dalla maggioranza del Consiglio, precisando quanto segue. «Mi dispiace – scrive – che tu abbia preso come attacco personale le mie valutazioni politiche. Io insieme alla maggioranza del consiglio comunale di Manduria abbiamo rappresentato, in un ordine del giorno, delle perplessità politiche sulla durata del tuo progetto presentato al comune vista la continua evoluzione della tecnologia e nel contempo contestavamo alla giunta la scelta del percorso amministrativo in cui sceglievano il tuo progetto (così come anche previsto per legge) anziché l’individuazione di un promotore finanziario attraverso un bando pubblico». Entrando più nello specifico, l’esponente di minoranza scrive: «Stranamente – si legge nella missiva – il famoso documento di asseveramento del piano-economico finanziario era sparito e così tu hai dovuto fare un fax all’ufficio tecnico per fornire il documento mancante. Quando finalmente il giorno del consiglio comunale mi è stato dato il famoso documento – continua la nota – ho riscontrato che il costo non era come si pensava di 30 milioni di euro ma di quasi 50 milioni di euro perché nel Tuo documento di asseverazione (dalla pagina 12 alla 17) si calcolava erroneamente l’indice Istat del 100% non solo sulla manutenzione ma anche sul costo della consumo di energia così come previsto nella convenzione all’articolo 22». «Prendi atto che a Manduria, non il consigliere comunale Luigi Morgante – sottolinea il consigliere azzurro – a la maggioranza trasversale del consiglio comunale ha bocciato il tuo progetto. Con questa lettera – conclude – intendo chiudere definitivamente ogni capitolo politico che riguarda questo project financing».
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