MANDURIA – La seduta consigliare di ieri si è aperta con la condanna del sindaco, espressa anche a nome di tutto il Consiglio comunale e del prefetto di Taranto, per la brutale aggressione subita dalla consigliera Marita Minonne. L’assemblea è poi proseguita con i punti prefissati all’ordine del giorno. Il primo è stato dedicato all’elezione del presidente. E’ stato eletto con tutti i voti della maggioranza il consigliere della civica, Proposta per Manduria, Nicola Dimonopoli, primo degli eletti di tutta la coalizione che ha vinto le elezioni. Vicepresidente è stata votata la consigliera assente, Minonne, senza raggiungere la maggioranza qualificata per cui si rivoterà nella prossima seduta.
Il dibattito, non senza polemiche tra minoranza e maggioranza, si è poi incentrato sui due punti importanti: il regolamento dei chioschi sulla costa e la vicenda degli operai Chemipul la cui convenzione termina a fine mese. Nel primo caso la proposta della giunta è stata approvata a maggioranza (senza i voti di tre consiglieri che si erano allontanati al momento del voto).
Più articolata la questione dei 35 lavoratori Chemipul. Alla fine, dopo critiche sull’operato dell’azienda partite anche dai banchi della maggioranza (Arcangelo Durante, della lista del sindaco, ad esempio, ha detto che «gli investimenti impegnati dal comune sono di gran lunga superiori ai servizi offerti dall’impresa»), si è deciso di prorogare il contratto per altri otto mesi, mediante un’ordinanza sindacale, e nel frattempo bandire una nuova gara rimandando la copertura finanziaria necessaria a nuove entrate provenienti dalla crescita dei tributi locali, anche questi tutti ancora da individuare.