MANDURIA – Don Antonio Longo, ex collaboratore parrocchiale della chiesa San Giovanni Bosco, sospeso dal vescovo da ogni attività religiosa, aveva avuto dei precedenti “rimproveri” dalla curia. Non si conoscono le ragioni di questo nuovo provvedimento perché gli ambienti religiosi sulla vicenda rispettano il loro proverbiale riserbo. Il religioso esonerato, 41 anni, di Latiano, è stato il braccio destro di don Dario De Stefano, parroco della Don Bosco del Villaggio del Fanciullo, di cui è stato anche compagno di corso. I parrocchiani del Villaggio del Fanciullo ricordano la sua improvvisa partenza da Manduria. Il sacerdote era stato già colpito da un precedente provvedimento disciplinare da parte del vescovo di Oria che nel 2011 lo declassò a padre spirituale e lo trasferì a Manduria, alla Don Bosco appunto. Il sacerdote che era parroco a Erchie, aveva realizzato nella sua chiesa un gazebo del valore di ventimila euro senza avvertire i suoi superiori che lo punirono. Nel 2012 le cronache si occuparono ancora di don Antonio Longo per una vicenda legata ad una eredità contesa. In quella occasione il sacerdote latianese denunciò un suo nipote che fu condannato a otto mesi di reclusione per ingiurie e violenze private nei confronti dello zio prete.
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L'articolo Sacerdote sospeso dal vescovo, i precedenti del don è stato pubblicato originalmente su La Voce di Manduria.