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Riserve naturali un bando su misura

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Manduria Materiale per cucire cucito e1417244450218 Riserve naturali un <span style=color: #E80000;>bando su misura</span>MANDURIA – Dopo dodici anni di incarichi di fiducia, assegnati senza un evidente criterio direttamente dai sindaci che in tale periodo si sono succeduti, l’amministrazione del sindaco Roberto Massafra ha deciso di bandire un avviso pubblico per l’individuazione del nuovo direttore delle riserve naturali di Manduria (mille ettari lungo la costa comprendenti la salina dei monaci, la palude del conte, il bosco dei Cuturi e di Rosa Marina e la foce del fiume Chidro. Inutile quasi per chiunque, però, aspirare al posto perché il bando, pubblicato ieri, somiglia molto ad un abito cucito su misura. Gli unici che potranno partecipare al bando, infatti, sono l’attuale direttore delle Riserve naturali, Alessandro Mariggiò, e il suo predecessore, Andrea Occhilupo. Per quest’ultimo si porrebbe un veto, da verificare in altra sede, poiché attualmente ricopre un ruolo elettivo nel Gal e come tale rientrerebbe nei termini di incompatibilità stabiliti dallo stesso bando che vieta la nomina «a soggetti che rivestano incarichi pubblici elettivi». In tal caso l’unico candidato sarebbe Mariggiò. Ma veniamo ai particolari singolari dell’avviso pubblico. Tra i requisiti previsti si stabilisce «la conoscenza del territorio delle Riserve naturali del litorale tarantino orientale per aver svolto in esse attività documentabili di lavoro, di studio, di ricerca, pubblicazioni, organizzazioni, laboratori didattici, attività di promozione». E poi il «possesso di specifici e documentati requisiti attestanti qualificata attività scientifica o professionale in campo naturalistico ambientale, o di direzione didattica e amministrativa di Enti o strutture pubbliche, con esperienza almeno triennale anche non continuativa». Tali requisiti devono essere posseduti entrambi. Riassumendo, quindi: potrà aspirare a diventare direttore delle Riserve naturali manduriane solo chi le ha già dirette per almeno tre anni (anche non di seguito). Come dire che, se anche fosse interessato, non avrebbe speranze al posto neanche il direttore del Pollino, la riserva naturale più grande e importante d’Italia perché non si è mai occupato dei mille ettari del litorale messapico. Per quel che serve, inoltre, appare inspiegabile anche l’elenco dei titoli professionali richiesti dove compaiono le lauree in architettura e ingegneria e non quelle forse più pertinente di marketing territoriale, riassetto del territorio e tutela del paesaggio o similari. Sono accettate le lauree in scienze agrarie, scienze forestali e ambientali, Scienze naturali, scienze ambientali.  Ad ogni modo le domande dovranno essere presentate entro le ore 12 del 15 dicembre prossimo. I candidati dovranno superare un colloquio con i componenti della commissione. L’incarico avrà una durata di due anni e prevede un compenso di 2mila euro al mese oltre contributi o Iva e un rimborso spese di viaggio sino a mille euro all’anno.

Nazareno Dinoi

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