MANDURIA – «L’assessore alle Finanze Raimondo Turco non ha alcun alite pendente con il comune poiché a tutto voler concedere si tratterebbe della moglie (oggetto di accertamento per un mancato versamento della Tarsu, ndr), sicché non sussiste nessuna incompatibilità». Lo afferma il vicesindaco e assessore al Contenzioso, Gianluigi De Donno, difendendo così l’esponente di giunta oggetto, a suo dire, di una «speculazione» orchestrata dal consigliere Arcangelo Durante. L’indipendente ieri ha reso nota una presunta evasione dei tributi locali da parte della famiglia dell’assessore Turco. La cartella in questione di circa 1.600 euro è oggetto di valutazione da parte della commissione tributaria. Ed ecco pronto l’attacco diretto a Durante. «Certe volte – scrive De Donno – il consigliere Durante farebbe bene a tacere o meglio a sottoporsi ad un’attenta autocritica, anche perché della sua situazione d’incompatibilità non ha dato notizia ai cittadini, nell’esercizio delle sue funzioni di controllo, ne’ al movimento che lo ha candidato».Il vicesindaco rivela così il presunto illecito commesso dall’ex consigliere di Manduria Futura e di Noi Centro. «Stamattina (ieri, per chi legge, ndr), commentando la notizia data da “La Voce”, negli uffici comunali ho appreso che nello scorso mese di settembre 2013 il consigliere Durante ha versato al Comune una cospicua somma riveniente da una sentenza di condanna pronunciata nei suoi confronti al pagamento delle spese di lite, in quanto soccombente in una causa che aveva intentato contro l’Amministrazione Comunale. Il che significa – conclude De Donno – che egli sì ha versato in una situazione di incompatibilità per ben tre mesi e non credo che questo sia un gran segnale di coerenza politica».
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