AVETRANA – E’ stato presentato ieri ad Avetrana il libro di Nazareno Dinoi sul ritrovamento del corpo di Sarah Scazzi. Nella suggestiva cornice dell’antico torrione l’autore ha descritto il contenuto del libro-inchiesta e i motivi che lo hanno spinto a scriverlo. «Volevo lasciare il mio contributo di cronista a questa complicatissima e tristissima storia, ma raccontarla tutta sarebbe stato impossibile così ho deciso di concentrarmi sull’evento più tragico: la notte in cui fu trovato il corpo di Sarah. Sembrava fosse finito quella sera invece tutto ancora doveva accadere». Parlando della riluttanza degli avetranesi per tutto ciò che riguardi questa brutta storia (pochissima la loro presenza nel pubblico), Dinoi si è voluto scusare a nome di tutti i giornalisti per il fastidio che la loro pesante presenza ha arrecato alla popolazione. «Ma non è colpa nostra – ha detto – se proprio qui si è consumato il delitto del secolo».
Prima dell’autore ha parlato il giovane scrittore avetranese, Salvatore Luigi Baldari e l’editore Pasquale Barbieri che ha passato la parola al vicesindaco di Avetrana, Alessandro Scarciglia portatore dei saluti di tutta l’amministrazione.
La parte più interessante è stata poi quella affidata al magistrato salentino, Salvatore Cosentino, sostituto procuratore della Repubblica di Locri, già pubblico ministero alla Procura di Taranto. Il magistrato ha fatto una disamina puntuale e molto approfondita del libro che ha definito come «l’opera di un cronista di razza». Il pm che è anche un raffinato critico letterario ha saputo estrarre i punti più salienti del libro presentandoli ad un pubblico letteralmente rapito dal suo eloquio trascinante e competente.
Durante la presentazione è stato diffuso un video saluto di Filomena Rorro, giornalista inviata Rai che ha firmato un breve intervento inserito nel libro di Dinoi. Assente giustificato anche Goffredo Buccini, inviato del Corriere della Sera che ha inviato questo messaggio all’autore e ai presenti: «Caro Reno, cari amici, impegni precedenti mi impediscono di essere con voi. Ma la storia di Avetrana, che Dinoi racconta, fa parte di una vicenda professionale cui sono molto legato; ed è una chiave di lettura preziosa dei mutamenti profondi della società italiana e delle sue drammatiche contraddizioni. A voi tutti un saluto caloroso e buon lavoro. Goffredo Buccini».
(Sara Scazzi, il pozzo di contrada Mosca, cronaca di una notte mai scritta – Barbieri Selvaggi editore, pagg 120, 15 euro)
