MANDURIA – Il movimento contro lo scarico a mare si divide ancora e per domani, sabato 17 maggio, si misura in due fronti separati: quello di Avetrana che si oppone sia alla condotta sottomarina che alla localizzazione del depuratore sul litorale di Specchiarica, territorio di Manduria (a poche centinaia di metri dalla zona residenziale Urmo Belsito, agro di Avetrana); e quello di Manduria che tollera il sito dell’impianto, purchè con sistema di filtrazione in tabella IV, ma non lo scarico in mare.
I due movimenti hanno organizzato nella stessa giornata due iniziative distinte sullo stesso argomento. La prima e più corposa è quella messa in piedi dagli avetranesi che alle 10,30 si ritroveranno nel consiglio comunale monotematico sul tema «depuratore». L’assise amministrativa esprimerà l’ennesimo rifiuto al progetto dell’Aqp e della Regione Puglia e delibererà la cittadinanza onoraria alla cantante Romina Power per le sue ripetute battaglie contro tale impianto e per la salvaguardia dell’ambiente. Alle 19, nella centralissima Piazza Giovanni XXIII, ci sarà l’appello alla mobilitazione con la prevista (o sperata) partecipazione unitaria delle forze politiche e sociali del territorio. A Manduria, invece, i gruppi ambientalisti «No scarico a mare» si riuniranno nella chiesa Santa Croce, zona archeologica di Manduria, per ribadire la moratoria dei confronti della Regione Puglia con la richiesta di sospensione dei lavori per la realizzazione del depuratore consortile e di apertura di un tavolo di confronto con le popolazioni interessate. A promuovere quest’ultimo incontro è il Comitato Noscaricoamare che aderisce così alla coalizione composta principalmente dai Verdi, dall’amministrazione comunale, da altri movimenti, associazioni e partiti di estrazione ambientalista di Manduria.
Nazareno Dinoi
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