MANDURIA – L’omicidio di Lucia Spedicato, facoltosa 44enne non sposata, trovata morta in casa il 3 febbraio del 1948, è tra i fatti di cronaca manduriana del passato che fecero davvero scalpore sia per il modo in cui fu uccisa sia per il personaggio molto conosciuto in paese. Il suo corpo senza vita fu trovato la mattina del 3 febbraio con mani e piedi legati, gli occhi bendati, tre ferite da taglio alla testa e segni di strangolamento mediante una sciarpa. La morte risaliva alla sera precedente. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, la donna che viveva sola fu assassinata da almeno due individui che dopo il delitto svaligiarono l’appartamento. Il fratello della vittima, Salvatore Spedicato, offrì un premio di 50 mila lire a chi avesse fornito notizie utili per individuare gli assassini. Venti giorni dopo (forse proprio grazie alla taglia) gli investigatori individuarono gli autori del delitto che confessarono. Si trattava di Francesco U. e Santo F., entrambi ventenni, quindi all’epoca ancora minorenni, che furono processati e condannati a trent’anni. Il bottino fu di 8mila lire, un anello d’oro, due asciugamani e due pigiami.
n.d.
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