MANDURIA – Dopo quasi un mese dalle dimissioni, l’ex coordinatore del Circolo Pd di Manduria, Luigi Daggiano, decide di parlare per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. E lo fa puntando l’indice su chi vorrebbe sostituirlo in quella carica, il responsabile della Cna manduriana, Michele De Valerio. «Ha già dimostrato cosa è capace di fare, anzi di cosa non è capace quando è stato segretario del partito in una delle stagioni più nere del partito stesso, ed ora vuole ripetere il fallimento». Daggiano va avanti a testa bassa non risparmiando accuse a chi vorrebbe sostenere la candidatura De Valerio: «mi meraviglio di chi gli sta dietro e cioè Luigi Primicerj, Maria Calò e Gloria Saracino – dice – che non hanno ancora capito quanto sarebbe distruttivo affidare il circolo nelle mani di chi ha già fallito in passato ed ha perso anche il recente congresso». Dopo l’apparente calma ecco che volano gli stracci in casa democratica dove diventa sempre più evidente la divisione tra più correnti. Quella del gruppo al vertice con la segretaria Katia Malagnino e i consiglieri Della Rocca e Cascarano che mantiene a fatica il controllo del partito; dei dissidenti che si riconoscono a Mario D’Oria, candidato alla segreteria battuto dalla giovane Malagnino ed ora cofondatore del movimento “Officine democratiche”; e della nuova ala capeggiata da Michele De Valerio e seguita, secondo Daggiano, da Primicerj, Calò e Saracino.
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