MANDURIA – C’era un complice di Manduria nella banda di rapinatori che il 6 novembre del 2012 assaltarono il furgone carico di sigarette del monopolio di Stato sulla strada per Oria. Si tratta del 44enne C.S., autista del camion e dipendente della ditta Logista Italia, concessionaria di prodotti del Monopolio, con sede in via Antonio Bruno a Manduria. Nel corso dell’udienza preliminare tenuta ieri davanti al gup del Tribunale di Taranto, Pompeo Carriere, l’uomo ha patteggiato una pena di due anni di reclusione con la sospensione della misura. L’ex autista infedele ha detto di essere stato costretto a collaborare con i rapinatori i quali lo avrebbero anche spinto, con le minacce, a trovare gli acquirenti delle sigarette depredate. Per questo compito il manduriano incassò ventimila euro da due tabaccai di Oria che sono stati per questo rinviati a giudizio. Verso il processo anche il presunto capobanda, il francavillese Vincenzo Petronelli, pregiudicato, presunto autore delle minacce rivolte all’autista basista reo confesso. Il colpo fruttò circa 250mila euro. Fu proprio la testimonianza del 44enne di Manduria a insospettire i poliziotti. L’uomo fin da subito fornì versioni discordanti sull’episodio e, soprattutto, non azionò il dispositivo antirapina di cui è dotato il furgone. Durante il colpo, compiuto da una banda di almeno sei persone armate di kalashnikov e fucili a pompa, furono anche fermate e disarmate le due guardie giurate che scortavano il blindato, due vigilantes della “Folgore 2”, che furono fatti sdraiare per terra a faccia in giù. Il furgone guidato dall’autista del Monopolio fu dirottato in una strada di campagna tra Oria e Francavilla e svuotato sul posto. Il processo inizierà il 6 giugno. Nel processo si sono costituiti parte civile Guglielmi Nicola, titolare del deposito fiscale locale rappresentato dall’avvocato Gianluigi De Donno e l’Istituto di vigilanza Folgore, rappresentato dall’avvocato Franz Pesare. L’autista-complice dei rapinatori è stato inoltre condannato alla rifusione delle spese di costituzione in favore delle due parti civili. Da quanto hanno accertato i poliziotti Vincenzo Petronelli oltre che a organizzare l’azione delittuosa fu anche colui che esplose i colpi di fucile contro il mezzo dei Monopoli di Stato. A incastrarlo anche un altro indizio: il 44enne è coinvolto in una rapina compiuta in un ufficio postale di Pisticci (Matera) in cui una delle armi utilizzate e sequestrate era proprio una delle pistole sottratte ai vigilanti della “Folgore.
Nazareno Dinoi
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