MANDURIA – Manduria sempre più sensibile alle problematiche ambientali; oggi anche nella battaglia contro lo spreco di Pet e l’immisione di Co2. Dopo le positive esperienze maturate nelle vicine città di Maruggio, Montemesola e Martina Franca, anche Manduria si sta muovendo per l’installazione di distributori di acqua filtrata, naturale e gassata. Si tratta della realizzazione di distributori di acqua potabile, meglio noti come “Case dell’acqua”, capaci di erogare acqua liscia o gasata con un costo irrisorio pari, in media, a 5 centesimi al litro. L’acqua erogata è prelevata direttamente dal servizio idrico pubblico già esistente e dirottata in questi distributori dove può essere poi imbottigliata dai cittadini. L’iniziativa è sostenuta qui a Manduria da Nicola Dimonopoli “al fine di fornire un servizio ai cittadini del Comune di Manduria e nel contempo – ha spiegato il Presidente del consiglio comunale – ridurre la produzione di rifiuti derivanti dagli imballaggi in PET dell’acqua, valorizzare il bene acqua pubblica, educare all’utilizzo della risorsa idrica e ridurre la spesa dei cittadini nell’acquisto di acqua imbottigliata”. Le “case dell’acqua” sono ormai diffuse su buona parte del territorio nazionale: ultimi in ordine cronologico i distributori installati a Milano, dove in poco più di due mesi hanno erogato oltre 110 mila litri di acqua, con circa 3.500 kg di CO2 non immessi in atmosfera e più di 3 mila kg di Pet risparmiati. L’installazione di Manduria consterebbe di una prima fase sperimentale con un solo distributore, previa richiesta di concessione di suolo pubblico; se l’esperimento risultasse positivo e efficace si procederà ad una regolare gara per l’installazione di altri distributori, sia nella città messapica che a San Pietro in Bevagna.
Valentina Palumbo
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