MANDURIA – Su indicazione della giunta comunale, il dirigente Enzo Dinoi ieri ha stabilito di affidare la gestione della prossima Fiera pessima attraverso una procedura negoziata invitando due sole ditte tra quelle che avevano partecipato al bando di gara e inizialmente escluse. Si tratta della «Le Pagode» di Castelfranco Emilia, in provincia di Modena e la «R.T.T. Service» di Montevarano, provincia di Avellino. Le due imprese, a differenza delle altre non tenute in considerazione per gravi motivi di esclusione, erano state escluse per vizi non sostanziali: mancato versamento all’Autorità di vigilanza e mancata integrazione della polizza fideiussoria la prima e mancato versamento all’Autorità di vigilanza la seconda. Le due società riceveranno l’invito a presentare un nuovo progetto con relativa offerta economica o lasciare quelle già presentate le cui buste non sono state aperte.
Sono stati ritenuti insanabili invece i motivi di esclusione delle altre tre: la Unicomm di Termoli (già gestore delle precedenti due edizioni fieristiche) per «mancata comunicazione della presenza di debito nei confronti del Comune» (15mila euro della Tosap, contestati invece dalla ditta) e per falsa dichiarazione; il raggruppamento di imprese Fiere e Congressi e Progest di Ariano Irpino, invece, per sottoscrizione di falsa dichiarazione «di possedere esperienza almeno di 5 anni maturata nel settore» (relativamente alla Fiere e congressi); la Eurofiere di Ficarra, provincia di Messina, infine, è stata anche lei esclusa per falsa sottoscrizione dei requisiti in possesso. Per questi motivi i legali rappresentanti delle tre ditte saranno segnalati alla Procura della Repubblica che avvierà le procedure e le indagini del caso e all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici.
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