MANDURIA – Nella notte di domenica scorsa, ignoti hanno rubato quasi tutte le doghe in legno montate da poco più di un mese sui muretti a secco adiacenti il ponte del fiume Chidro. Le opere facevano parte dei lavori di riqualificazione e valorizzazione del patrimonio ambientale del fiume e del canale di San Nicola. A rendersi conto dell’accaduto è stata la ditta di Carmiano, in provincia di Lecce, appaltatrice dei lavori, che nella giornata di lunedì mattina ha presentato relativa denuncia alla stazione dei carabinieri di Manduria. Venerdì, invece, erano state portate via nella stessa zona due grate metalliche con funzione di contenimento situate sul ponte dello stesso Chidro. Le strutture sono state prontamente risistemate perché fondamentali per la sicurezza. Sul posto si è recato anche l’ambientalista savese Mimmo Carrieri (sue le foto in calce all’articolo) che denunciando il furto “chirurgico” del legno usato per ricoprire il muretto a secco (le doghe sono state accuratamente svitate una ad una). «Vendere quel legname sarà difficile poiché non hanno valore di mercato, e allora: il legno ricavato servirà per accendere il fuoco e quindi per riscaldarsi, oppure qualcuno ha voluto compiere un atto di vandalismo?», è il commento dell’ambientalista savese.
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