MANDURIA – Il consigliere comunale della lista «Proposta per Manduria», Damiano Maggi, rivendica, con un atto ufficiale fatto pervenire al sindaco Roberto Massafra e al presidente del consiglio, Nicola Dimonopoli, il proprio diritto a «partecipare a tutte le commissioni consiliari in quanto unico consigliere comunale rimasto del gruppo». Nella stessa nota, la seconda resasi necessaria perché, scrive Maggi, «la precedente del 2 dicembre era rimasta inevasa», l’unico consigliere della lista “Proposta per Manduria” svuotatasi dopo il passaggio a «Noi centro per Ferrarese» di Enzo Andrisano, Marcello venere e dello stesso Dimonopoli, dichiara nulle, a causa della sua assenza, le riunioni di tutte le commissioni consiliari tenute dopo la data del 2 dicembre a causa, a suo dire, di «violazione della vigente normativa». Maggi chiede, pertanto, di «adottare gli opportuni provvedimenti» e quindi di avere la possibilità di far parte appieno titolo di ognuna delle 6 commissioni consiliari. Si porrebbe così nuovamente il problema dei costi dei gettoni di presenza delle commissioni: Maggi infatti non fa alcun cenno ad una sua eventuale partecipazione a costo zero alle commissioni. Già in fase di insediamento delle commissioni stesse, a settembre scorso, il problema dell’eccessivo numero dei consiglieri all’interno delle commissioni e il costo maggiore di queste ultime era stato risolto grazie alla decisione di tre consiglieri di opposizione, Mimmo Lariccia dell’Udc e i due eletti della Lista Schittulli, Francesco Ferretti De Virgilis e Vincenzo Dimitri, di rinunciare ai gettoni di presenza di due commissioni su sei di cui facevano parte. Ora le richieste di Maggi, oltre che di natura politica, potrebbero generare anche problemi di gestione dei costi delle commissioni consiliari, già duramente bacchettate dal collegio dei revisori dei conti che recentemente ne ha denunciato senza mezzi termini gli «enormi costi perché convocate anche quando non c’è alcun bisogno».
G.D.
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