MANDURIA – Un manduriano di 61 anni è stato processato e assolto dal tribunale di Lecce dall’accusa di aver usato violenza, non fisica, e minacciato un carabiniere per costringerlo a commettere un reato. Il giudice delle udienze preliminari ieri ha pronunciato una sentenza di non luogo a procedere nei confronti del manduriano che era difeso dagli avvocati Pier Luigi e Davide Parlatano.
I fatti risalgono al 2011 quando il manduriano P.S., venditore ambulante di frutta, si trovava nell’aula penale del Tribunale di Lecce per rispondere del reato di resistenza al pubblico ufficiale per essersi rifiutato di essere accompagnato in caserma dai carabinieri di Porto Cesareo che lo avevano fermato per un controllo. Il giorno dell’udienza, nel 2011, l’ambulante manduriano, rivolgendosi al carabiniere che avrebbe dovuto testimoniare contro di lui, gli intimò di raccontare la verità su quanto era successo, cioè che era non era fuggito, altrimenti lo avrebbe denunciato facendogli perdere il posto. Per quel processo P.S., sempre difeso dagli avvocati Pier Luigi e Davide Parlatano, fu assolto dal reato di resistenza al pubblico ufficiale, ma subito dopo fu denunciato per le frasi proferite al carabinieri nell’aula di udienza ritenute minacciose nei confronti del militare.
Per questa imputazione il pubblico ministero aveva chiesto il rinvio a giudizio mentre la difesa chiedeva l’assoluzione «perché il fatto non sussiste».
Alla fine il gup di Lecce ha accolto la tesi degli avvocati Parlatano prosciogliendo l’imputato.
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