MANDURIA – Nessun cenno dall’amministrazione, disattese per ora le promesse di inizio lavori previste a metà dello scorso mese. Non si parla più di riqualificazione dell’impianto comunale, dopo la diatriba con la società biancoverde che ha tenuto banco nel mese di luglio, la questione stadio è finita nel dimenticatoio. Totale ristrutturazione: impianto da ultimare non oltre la fine di gennaio 2016, questo il programma sancito dal vertice tra società e parte pubblica, precisamente la scorsa estate. All’incontro del 14 luglio erano presenti il sindaco Massafra, il membro di giunta Curri, l’architetto D’Elia e l’ingegnere Pescatore. Non pervenuto Cosimo Lariccia, assessore al ramo. Il progetto era stato ripartito in tre fasi: il bando di gara fissato per lo scorso 15 agosto, con conseguente apertura delle buste a settembre e assegnazione dell’incarico alla ditta. Sembrava dovesse decollare il piano “Nino Dimitri”, i fatti invece, lasciano presagire che lo stallo burocratico non sia stato realmente superato.
L’impianto è tuttora a capienza limitata, con un massimo di 200 posti nella tribuna coperta, e 50 nella gradinata ospite. I lavori interesserebbero il “Dimitri” nella sua interezza: dai collaudi alle due tribune che mancano dal lontano 2006, all’impianto d’illuminazione fino agli spogliatoi, inclusa la struttura perimetrale con le apposite uscite di sicurezza.
Tutti argomenti spesi in estate durante il vertice con la società biancoverde, al fine di non interrompere il percorso sportivo con la consegna del titolo al comune, rischio paventato più volte al termine del campionato. Oggi, 5 novembre, è scaduto il tempo degli alibi e delle proroghe improvvise, il silenzio amministrativo lasci pure spazio ad opportune ed esaustive spiegazioni.
Mario Lorenzo Passiatore
Circuito Publi.net
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