MANDURIA – L’aula numero 28 dell’Istituto comprensivo Prudenzano di Manduria può contenere massimo 13 persone tra alunni e insegnante. Questo lo dicono le carte che siamo riusciti ad ottenere dall’Ufficio tecnico del comune. Per l’inspiegabile silenzio della dirigente dell’Istituto, Anna Laguardia, del sindaco Roberto Massafra e degli assessori Mimmo Lariccia (alla cultura) e Gianluigi De Donno (Patrimonio), che non hanno ancora risposto alla nostra richiesta, non è ancora possibile sapere con certezza il reale numero di scolari ospitati in quell’aula. Da alcune fonti interne alla scuola e dai genitori dei bambini da noi interpellati, l’ex laboratorio-magazzino, trasformato per l’occasione in aula, ospiterebbe 23 persone (il condizionale è d’obbligo non potendo contare sulla generosità dell’informazione di chi è obbligato a farlo). Ben dieci in più del numero massimo consentito. Avevano quindi ragione i genitori autori della lettera pubblicata dal nostro giornale nel descrivere gli spazi angusti e insalubri dove i propri figli sono costretti a stare almeno quattro ore al giorno. E forse è proprio questo il motivo dell’imbarazzante silenzio degli amministratori politici e della dirigente scolastica. Quest’ultima, in particolare, lo ricordiamo, è stata capace solo di incaricare un legale (non sappiamo ancora se a spese proprie o a carico dell’ente pubblico) per smentire il contenuto della lettera-protesta dei genitori da noi pubblicata e per denunciare il nostro giornale. Lettera dell’avvocato che è stata prontamente ripresa e pubblicata integralmente (con simpatici commenti), da altri giornali manduriani e dal sindaco Massafra che si è prodigato personalmente di farla apparire, addirittura, sulla homepage del sito istituzionale del Comune di Manduria. Che l’edifico in questione non goda di buona salute (ospita un numero superiore alla capienza) lo dicono altri «dati certi» che potrebbero far preoccupare. Secondo quanto ci scrive il dirigente del settore tecnico del Comune, l’ingegnere Antonio Pescatore, «l’edificio sarà assoggettato ad opere di completamento relative ai lavori di adeguamento dell’edificio scolastico alle norme di prevenzione incendi e, per la qual cosa, ha già ottenuto il parere preliminare favorevole da parte del comando dei vigili del fuoco di Taranto. L’agibilità dell’edificio – conclude la breve nota – potrà essere rilasciata a conclusione dei suddetti lavori». Riassumendo: l’edificio che ospita centinaia di piccoli scolari e studenti (il più affollato di Manduria), non ha ancora il certificato di agibilità; non è stato ancora adeguato alle norme di prevenzione incendi e possiede un parere preliminare favorevole dei vigili del fuoco. Questi sono «i fatti» sui quali i responsabili della scuola e della politica dovrebbero forse rispondere.
Nazareno Dinoi
Circuito Publi.net
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