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Una dedica da disabile a disabile

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Schermata 10-2457321 alle 09.31.57“Passi la vita guardandoti allo specchio, chiedendoti dove vuoi arrivare. Poi ti alzi un giorno e ti ritrovi a guardare la tua immagine. Ed è allora che capisci il valore del tuo lavoro e quei sogni, che immaginavi allo specchio, li ritrovi li, impressi per sempre”. Queste parole del ciclista Omar De Felice, queste bellissime parole, sono una dedica che Leonardo Melle, il para atleta manduriano, ci chiede di pubblicare come dedica al suo amico Carlo Calcagni, vittima dell’uranio impoverito che nonostante tutto quello che comporta la malattia, combatte per correre sulla sua bici, ormai triciclo, sorridendo al piacevole vento che gli accarezza il viso e lo fa sentire vivo dandogli soddisfazioni e vittorie. Calcagni è un ufficiale del ruolo d’onore dell’Esercito Italiano. Un militare, servitore dello Stato di un paese vicino al nostro, Guagnano, in provincia di Lecce. Pilota Istruttore di elicotteri, Calcagni è stato impegnato in più missioni internazionali di pace. Nelle sue missioni ci metteva l’anima, il cuore e anche il corpo. Quel corpo che è stato purtroppo aggredito da un nemico silenzioso e invisibile che è l’uranio impoverito. Calcagni, oggi è un grande campione di fama mondiale di Ciclismo Paraolimpico. Persone come lui e Leonardo che con il suo triciclo sta conquistando importanti risultati a livello nazionale, continueranno a lottare contro ogni sorta di malattia che rallenta e rende quasi inagibile e sofferente il corpo, dimostrando che si può reagire e che lo sport è un complice perfetto per poterlo fare. Grande dimostrazione di amicizia quella di Leonardo, in questa sua dedica all’amico indirizzata anche a Manduria e al mondo intero.
Fabiola Pizzi

Circuito Publi.net

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