I tre manduriani Salvatore Cosimo Dinoi di 45 anni, Euprepio Scialpi di 60 e Michele Spadavecchia di 58, arrestati e poi liberati e finiti sotto processo con l’accusa di avere rubato arance da un aranceto di Palagianello, sono stati assolti con la formula piena dal giudice del tribunale di Taranto, Rossana De Cristofaro. A difendere i tre presunti ladri è stato l’avvocato Davide Parlatano che ha dimostrato come i suoi assistiti, tutti venditori ambulanti di frutta, avessero in realtà acquistato le arance dal legittimo proprietario.
I fatti per i quali sono stati processati e assolti risalgono al 21 dicembre del 2014. I tre manduriani furono sorpresi dai carabinieri di Palagianello mentre erano intenti a raccogliere arance nelle campagne in contrada Abissinia. A denunciarli era stato un agricoltore che ai militari aveva riferito di aver sorpreso tre persone mentre raccoglievano arance nel suo terreno senza alcuna autorizzazione. Giunti nell’aranceto, i carabinieri sorpresero i manduriani mentre ancora erano intenti a raccogliere gli agrumi. Sin dal primo momento i presunti ladri avevano dichiarato di aver avuto il permesso del proprietario dell’appezzamento del terreno al quale avevano pagato la merce a 10 centesimi di euro al chilo. Le arance per complessivi cinque quintali, già imbustate ed in parte caricate su una vettura Station wagon di proprietà di uno, furono recuperate e restituite al legittimo proprietario.
Rinchiusi nel carcere di Taranto con l’accusa di furto aggravato con la flagranza del reato, i tre furono liberati quattro giorni dopo dal gip che li sottopose all’interrogatorio di garanzia sempre assistiti dall’avvocato Parlatano. Lo stesso difensore protagonista ieri di un’arringa che ha convinto la giudice sull’innocenza dei tre ambulanti.
Nazareno Dinoi
L'articolo Assolti dopo un anno di indagini è stato pubblicato originalmente su La Voce di Manduria.