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Faida familiare sotto processo

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resizerMANDURIA – L’uomo, G.S., era stato denunciato e poi assolto dall’accusa infamante di violenza sessuale sul figlio minorenne e sulla moglie dalla quale si è poi separato. La madre e una sorella del presunto pedofilo, A.M. di 63 anni e S.S. di 39 anni, erano state poi denunciate e indagate con l’accusa di aver perseguitato e ingiuriato l’ex moglie colpevole di aver denunciato l’ex marito sospettato di pedofilia. Il padre di quest’ultima, infine, C.B. di 60 anni, era stato a sua volta denunciato dalla ex consuocera (la sessantatreenne A.M.) con l’accusa di stalking e minacce.

Una intricata faida familiare consumata sulla pelle dei figli minori, conclusa ieri con l’assoluzione delle due presunte stalker. La vicenda riguarda due famiglie di Manduria. Già tempo addietro era stata riportata la notizia che G.S., a seguito di un processo ove era imputato per reati infamanti quali violenza sessuale sul figlio minore e sulla ex moglie, stalking e molestie, era stato assolto ampiamente da tutti i reati sia in primo grado che in giudizio di appello.

Durante quel processo le rispettive famiglie si scatenarono con reciproche denunce. Furono presentate altre denunce che hanno visto protagonisti altri membri delle due famiglie. Riuniti i processi e ascoltati in diverse udienze i vari testimoni, il 22 settembre, al termine dell’udienza di discussione dove il pubblico ministero aveva chiesto la condanna per tutti gli imputati, il Tribunale di Taranto, giudice Rita Romano, dopo le arringhe difensive ha pronunciato il verdetto: sia A.M., difesa dagli avvocati Pier Luigi e Davide Parlatano, e S.S. difesa dall’avvocato Armando Pasanisi (madre e sorella dell’indagato, poi assolto, di pedofilia), sono state assolte perché il fatto non sussiste, mentre C.B., padre della ex moglie dell’ingiustamente accusato di pedofilia che aveva denunciato le violenze sul figlio, è stato condannato a 2 anni  e due mesi di reclusione oltre il risarcimento dei danni in favore delle parti civili e oltre le spese legali.

Con le assoluzioni delle imputate nessun risarcimento è stato ovviamente riconosciuto a S.B., ex moglie del che si era costituita parte civile.

Il Tribunale di Taranto ha anche disposto la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica per il reato di falsa testimonianza nei confronti di quattro testimoni della parte civile.

Nazareno Dinoi

Circuito Publi.net

L'articolo Faida familiare sotto processo è stato pubblicato originalmente su La Voce di Manduria.


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