TORRICELLA – «Il semaforo cosiddetto intelligente di una ditta privata che l’amministrazione comunale di Torricella ha fatto montare sul proprio territorio, è figlio di un contratto capestro che farà spendere 190mila euro all’ente e farà fare grossi guadagni all’impresa». La denuncia è del consigliere regionale, il torricellese Peppo Turco, che ha chiesto ragguagli al sindaco e al responsabile del provvedimento del suo comune. «Il contratto – scrive il consigliere – prevedeva che la società avrebbe dovuto ricevere 36 comode rate di circa 5.500 euro fino a raggiungere la somma ragguardevole di circa 190.000 euro». Ma l’inganno, secondo Turco, sarebbe un altro e più insidioso: la durata. «Tutti abbiamo pensato che la durata fosse di tre anni, influenzati dal numero 36, inteso come mesi, e invece – spiega il consigliere Turco in una nota – pare che non esista scadenza e che la società potrebbe avvalersi di questo equivoco non abbandonando il servizio dopo i tre anni, affidandolo così al comune. Ad oggi – scrive sempre Turco – sembra che il responsabile del servizio non abbia ancora sollecitato la società a lasciare l attività mentre abbiamo scoperto, se le cose sono o andranno per questo verso, che a Torricella i contratti si sottoscrivono senza scadenza o a durata trentennale». A conti fatti, spiega ancora il consigliere regionale che è stato anche sindaco di Torricella, «a guadagnare sarà solo la ditta privata mentre al comune non andrà un euro».
Già in passato l’installazione del semaforo intelligente è stato oggetto di contrasti politici con l’occupazione della sala consiliare da parte della minoranza in consiglio guidata sempre da Peppo Turco.
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L'articolo Turco: «contratto capestro per il semaforo intelligente» è stato pubblicato originalmente su La Voce di Manduria.