MANDURIA – Un manduriano di 25 anni che era stato denunciato con l’accusa di furto di energia elettrica è stato assolto per non aver commesso il fatto.
I fatti per i quali G.D. era finito sotto processo risalgono a dicembre del 2013 quando, durante un sopralluogo tecnico, gli operatori dell’Enel verificavano che la calotta del contatore di erogazione di energia elettrica dell’abitazione tenuta in locazione era stata aperta e dunque oggetto di manomissione.
Immediata, da parte di Enel, la segnalazione alla Procura della Repubblica e il conseguente procedimento penale.
L’indagato difeso dall’avvocato Davide Parlatano, si opponeva al decreto penale di condanna e richiedeva il giudizio abbreviato.
L’udienza presieduta dal giudice Anna De Simone si è svolta ieri nell’aula Gup del Tribunale di Taranto.
Il pubblico ministero, al termine della discussione, ha chiesto la condanna dell’imputato.
L’avvocato Parlatano, argomentando sulla mancanza dei presupposti di fatto e di diritto, ne chiedeva l’assoluzione sostenendo che l’apertura della calotta del contatore non provava il fatto che ci fosse stata sottrazione di energia elettrica e inoltre l’avvicendarsi di altri inquilini in quello stesso appartamento rendeva impossibile attribuire l’eventuale reato al suo assistito.
Il gup, dopo essersi ritirato in camera di consiglio, ha pronunciato una sentenza di assoluzione dal reato di furto aggravato di energia elettrica per non avere commesso il fatto.
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L'articolo Accusato di furto di energia elettrica, assolto in udienza è stato pubblicato originalmente su La Voce di Manduria.