«Sono stato escluso». Subito dopo la presentazione delle liste, il vicesegretario provinciale del Pd di Taranto, l’avvocato Giampiero Mancarelli, ha affidato a Facebook il suo commento dopo aver tentato invano di candidarsi nella lista del suo partito, nonostante lo “stop” della direzione regionale e la proposta di candidatura avanzata da tre circoli del versante orientale: San Marzano di San Giuseppe, Maruggio e Avetrana. L’esclusione di Mancarelli è stata la notizia del giorno, anche perché nella lista del Pd sono state inserite in zona Cesarini due donne per rispettare la parità di genere, così come suggerito nei giorni scorsi dalla direzione regionale al segretario provinciale Walter Musillo. A completare la squadra sono la psicologa tarantina Ilaria Cinieri (alla quale la segreteria cittadina si è affidata già da qualche mese nominandola nell’esecutivo) e la 23enne grottagliese Silvia Spadaro. Ma il malessere ieri nel partito è stato diffuso perché con Mancarelli in campo e con l’eventuale premio di maggioranza, i democratici avrebbero potuto conquistare tre seggi, ora decisamente a rischio. Tra giovedì e venerdì sera, invece, si è registrata un’altra novità di rilievo. Accostato per diverso tempo a Forza Italia, l’ex candidato sindaco del centrodestra di Manduria, Luigi Morgante, ha sciolto la riserva e si candida da «indipendente» col Movimento Schittulli-Area Popolare, dopo il “via libera” di Raffaele Fitto, al quale è da sempre vicino, e Massimo Ferrarese. Nella lista che porta il nome dell’ex presidente della Provincia di Bari ha trovato spazio anche l’ex assessore comunale di Ncd a Massafra, Salvatore Fuggiano. Definiti anche gli altri due nominativi all’interno de “La Puglia con Emiliano”: Alessandra Gallotta e Vito Perrelli. La presentazione delle liste è servita, anche, per comprendere i rapporti di forza all’interno dei partiti, che hanno indicato pure i capilista. Come già annunciato da tempo da Emiliano, nel Pd apre le candidature il consigliere regionale tarantino Anna Rita Lemma, seguita a ruota dagli altri uscenti: il massafrese Michele Mazzarano (sostenuto dal deputato Michele Pelillo, il più suffragato in assoluto cinque anni fa) e il martinese Donato Pentassuglia. A completare la rosa ci sono i presidenti dei Consigli comunali di Taranto, Pietro Bitetti, e di Grottaglie, Alfonso Manigrasso (sostenuto dal deputato Ludovico Vico). Il consigliere comunale tarantino Gianni Liviano, che fa opposizione alla Giunta Stefàno, è stato indicato da Emiliano per guidare la formazione del “Sindaco di Puglia”, nella quale è presente anche il candidato del sindaco di Taranto, il consigliere comunale Alfredo Spalluto. In “Popolari con Emiliano” il capolista è il consigliere comunale tarantino Giovanni Cataldino (Ri). Nessuna “gerarchia”, invece, in “Noi a sinistra per la Puglia”. In “Oltre con Fitto” spicca la candidatura di un “fittiano” doc, l’ex vicecoordinatore provinciale di Forza Italia Renato Perrini, vicino al deputato martinese Gianfranco Chiarelli, che cinque anni fa è risultato il più suffragato nelle liste degli azzurri. L’ex sindaco di Martina Franco Palazzo capeggia la squadra del MpS-Ap. Forza Italia invece è guidata da un cognome che ha fatto la storia del partito per quindici anni: Francesca Franzoso, neo vicecoordinatore regionale e figlia del deputato scomparso prematuramente Pietro, già assessore regionale nella Giunta Fitto. A guidare Fratelli d’Italia è il coordinatore provinciale nonché presidente del Consiglio comunale di Massafra, Giandomenico Pilolli. Nei Verdi invece ci sono alcuni dei protagonisti delle battaglie ambientali a Taranto, tra cui l’allevatore Vincenzo Fornaro (capolista) e Fulvia Gravame, dell’associazione Peacelink di Alessandro Marescotti. I candidati del Movimento 5 Stelle, com’è noto, sono stati individuati attraverso le “regionalie” dei mesi scorsi.
di Michele Montemurro su Quotidiano di Taranto
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