MANDURIA – «Prevenzione delle malattie tumorali e cardiovascolari: ruolo degli ambulatori dedicati di cardiologia ed endoscopia digestiva». E’ stato questo il tema di un convegno, tenuto l’altro ieri a Manduria, che ha fatto arrabbiare una manduriana affetta da un tumore. «Volevo intervenire ma non ce l’ho fatta e per questo chiedo a La Voce di Manduria di raccontare la mia storia». Così la signora che ha 46 anni si presenta al telefono invitandoci ad ascoltarla. «Hanno detto belle parole sulla prevenzione e sull’importanza di diagnosticare precocemente un tumore, tutti i relatori sono stati bravi, ma la verità purtroppo è un’altra», dice la donna riferendosi ad un incontro medico organizzato giovedì scorso sul salone municipale di Manduria. «Quando ho sentito il cardiologo che parlava di prevenzione e di liste d’attesa corte per chi soffre di patologie gravi mi è salito il sangue alla testa e stato per sbattergli in faccia la prenotazione del suo servizio», racconta la signora che in seguito ci mostra tutta la documentazione del suo caso. Malata di tumore, per cui gode della speciale esenzione classificata «048», la quarantaseienne manduriana ci fa vedere una prenotazione con il codice 048 richiesta a metà dicembre del 2014 e concessa il 22 settembre, dieci mesi dopo. L’alternativa proposta dal personale del Cup era per il 29 gennaio scorso ma doveva spostarsi sino a Castellaneta. «Non mi è proprio semplice fare spostamenti così lunghi – spiega la signora – per questo aspetterò il mio turno del 22 settembre sperando che nel frattempo i signori medici mi facciano nuovamente il regalo di sentirli nei convegni a raccontare favole».
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