MANDURIA – Dopo l’ultimo inconsistente confronto tecnico-scientifico sul depuratore a Specchiarica fra Acquedotto pugliese, Regione Puglia e comuni di Manduria ed Avetrana, si profila l’opportunità di portare il caso al tavolo del Ministero dell’Ambiente. Questa iniziativa sembra essere nata dal presidente della Provincia di Taranto, Martino Tamburrano. Pur trattandosi di programmare un incontro tecnico presso il Ministero, da questo tavolo sarebbero stati esclusi i consulenti tecnici e scientifici dei due comuni e dei comitati cittadini. Tutto ciò suona strano dal momento che la materia da discutere al Ministero è prettamente tecnica dovendosi dimostrare, in caso di costruzione di condotta sottomarina, il paventato grave rischio di inquinamento del mare e nel contempo l’efficacia di utilizzo dei reflui anche in periodo invernale. Un pool di esperti, tutti professori universitari di chiara fama, si è dichiarato disponibile ad offrire la propria consulenza a titolo gratuito. Il gruppo è composto dai professori Antonio Federico, geotecnica, Politecnico di Bari; Marco Saroglia, acquacoltura e biologia marina, Università dell’Insubria – Varese; Salvatore Masi, ingegneria sanitaria, Università della Basilicata; Alberto Prestininzi, geologia applicata, Università La Sapienza – Roma; Mario Del Prete, Geologia applicata all’ambiente ed idrogeologia, Università della Basilicata. I cattedratici per partecipare al confronto dovranno essere ufficialmente incaricati dal Comitato Intercomunale e dai Comuni interessati. Come ben si comprende, si tratta di una svolta essenziale e decisiva per gli interessi del territorio e del mare. Per questo dovrebbero fare la loro parte i sindaci, la politica e tutta la popolazione.
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