Ottava di ritorno, manduriani reduci dalla prestazione maiuscola di Pezze di Greco, dove hanno assaporato l’idea di portare via punti preziosi in casa dei padroni del girone B. Poi il rigore di Francioso all’ultimo giro di lancette: Pezze avanti col brivido, ai Messapici restano i complimenti.
Mister Trisolino prova a mettere i cocci a posto, recuperando un po’ di gente dall’infermeria. Torna arruolabile Fistetto, ok anche Defazio, dopo aver scontato il turno di squalifica. Da monitorare Giuliano, sicuri assenti: Calò, Tolardo, Olivieri e Spadavecchia.
Don Bosco a caccia della sesta vittoria consecutiva in casa, al comunale i bianco-gialli non perdono da inizio novembre. Un fortino o quasi, che dovrà resistere all’assalto del Carbonara, reduci da due risultati positivi: rocambolesca vittoria ai danni del Leporano. I baresi hanno cambiato pelle con i nuovi innesti nel mercato di riparazione, risalendo la china fino alla quintultima posizione.
Il direttore generale dei messapici, Michele Matino, predica calma e concentrazione, per non prendere sottogamba l’impegno. Del Carbonara non si fida, i baresi sono quasi fuori dal tunnel della zona rossa.
Direttore, la prestazione con il Pezze ha dato maggiore consapevolezza al gruppo, ad un minuto dalla fine il parziale era di parità, in casa della capolista. Poi la beffa firmata Francioso, direttamente su penalty.
«Grande prova da parte dei ragazzi, nonostante il risultato non sia stato positivo, ho visto spirito, cuore e carattere del collettivo. Avevamo anche tante assenze, però con questo atteggiamento credo che, da qui alla fine faticheranno in molti contro di noi».
28 punti, si va verso l’aritmetica salvezza senza eccessivi patemi. Tolte le prime due, Pezze e Polimnia, è stato fin qui un torneo abbastanza livellato. Con G. Gallone e Lionetti fin dall’inizio e meno infortuni al seguito, si poteva stare anche più su?
«Il nostro obiettivo era e rimane la salvezza, dobbiamo proseguire con la stessa concentrazione fin quando non saremo certi di aver raggiunto la permanenza in categoria. Proprio perché è un campionato livellato, nessuno ti regala nulla. Molti si sono rinforzati, noi abbiamo fatto altrettanto con Pastorelli, Spadavecchia, G. Gallone e Lionetti. A mio avviso ci mancano sei o sette punti, non per carenze d’organico, ma semplicemente abbiamo pagato l’inesperienza della categoria nelle prime gare stagionali».
Domenica al “Dimitri” arriva il Carbonara. Non è più il fanalino di coda incontrato un girone fa. È una squadra in netta ripresa.
«Si, evidentemente hanno operato bene durante il mercato di riparazione e hanno fatto diversi punti ultimamente. I ragazzi sanno bene quanto sia importante fare risultato in casa, tenendo sempre alta la guardia e non sottovalutando nessuno».
Mario Lorenzo Passiatore
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