MANDURIA – La congregazione dei padri passionisti di Manduria, proprietaria dell’area urbana più vasta della città, ha cinque giorni di tempo per mettere del tutto in sicurezza l’intera recinzione in muratura (non solo quindi quella del lato dove è avvenuto il crollo di lunedì scorso) e due mesi per completare gli interventi di ripristino e consolidamento della parte danneggiata e interessata al crollo del muro perimetrale con lo smaltimento del materiale della demolizione. E’ quanto stabilisce l’ordinanza firmata ieri dal responsabile del servizio urbanistica del comune di Manduria, l’ingegnere Alessandro Pastore. La diffida prevede anche, ad ultimazione dei lavori, la produzione del certificato di idoneità statica relativamente alle opere oggetto del rifacimento e consolidamento.
L’ordinanza avverta la proprietà che, trascorsi i termini stabiliti senza che si sia provveduto a quanto ordinato, la rimozione del pericolo sarà eseguita d’ufficio a cura del comune che si rivarrà per le spese alla congregazione dei padri passionisti, provincia del sacro costato, proprietaria del bene immobiliare. L’atto di diffida pubblicato ieri stabilisce inoltre che a vigilare sul rispetto dell’ordinanza siano gli uffici della polizia locale e del settore urbanistica del comune. Contro il provvedimento potranno opporsi i destinatari attraverso ricorso da presentare al tribunale amministrativo regionale.
Continua intanto l’interdizione pedonale per motivi di sicurezza del tratto di via San Paolo della Croce, interessato al crollo, e per tutta la lunghezza del marciapiede di Viale Mancini adiacente alla muraglia.
Nazareno Dinoi
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