MANDURIA – Il gip del Tribunale di Taranto, Valeria Ingenito, ha firmato un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore di 459.661 euro all’imprenditore manduriano Luigi Blasi perché coinvolto con Enzo D’Addario, tarantino, in un’indagine della Guardia di Finanza. I due ex patron della società sportiva Taranto calcio, avrebbero omesso di dichiarare al fisco il reale volume d’affari dell’operazione di cessione e acquisto della società sportiva. Blasi, in particolare, si legge del dispositivo di sequestro, «al fine di evadere le imposte sui redditi, nella dichiarazione annuale delle imposte sui redditi relativa all’anno 2009, ometteva di indicare elementi attivi per 2.150.000 euro quale plusvalenza imponibile derivante dalla cessione della quota di partecipazione al capitale sociale nella società Taranto Sport srl, evadendo così un’imposta pari a 459.661 euro».
Nell’atto notarile sottoscritto tra i due imprenditori nel 2009, l’imprenditore manduriano risulta aver ceduto la società rossoblù per una somma pari a 450.000 euro. «Contrariamente a quanto indicato nell’atto notarile – scrivono i finanzieri nella loro informativa – dall’esame degli altri documenti rinvenuti emergeva che il prezzo concordato e corrisposto da D’Addario a Blasi è stato di complessivi 3.250.000 euro». Questa somma, sostengono le fiamme gialle, sarebbe stata totalmente incassata da Blasi attraverso assegni e in minima parte in contanti. Interrogato in proposito il 28 luglio dell’anno scorso, l’imprenditore manduriano dichiarò a verbale di «prendere atto dei rilievi mossi riservandomi eventualmente di confutarli nelle sedi competenti».
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