MANDURIA – Un mega festival di carnevale intitolato al vino Primitivo, con tutte le carte in regola per essere un successo e per promuovere il territorio e il suo prodotto principe, il vino, viene snobbato proprio dalla categoria dei vignaioli che si sono rifiutati di contribuire alla buona riuscita dell’evento. A lamentarsi di questa negazione è Mimmo Breccia che con l’associazione «White and black pistons» e con l’aiuto di Claudio Doria e Giuseppe Scagliusi, e, sinora pochi sponsor, sta mettendo in moto una macchina dello spettacolo che ha un costo di circa tredicimila euro. Il comune di Manduria sta contribuendo con la copertura della Siae e le spese del service (palco e strumentazione per le band). Poco altro da tutto il resto. Per questo il promoter Breccia affida a Facebook il suo sfogo e senza peli sulla lingua attacca duramente le cantine e i produttori di vino di Manduria. «Il “non ci interessa” di tutte le aziende, consorzi e cantine del Primitivo di Manduria – scrive – sono il più bello scherzo di carnevale che potevamo ricevere. Poi, però – aggiunge Breccia – si aspetta sempre che siano gli altri a fare qualcosa per i nostri prodotti». Il post dell’ideatore del primo festival del Primitivo (due giorni di eventi con una ventina tra band e artisti che si esibiranno in Piazza e lungo il Corso XX Settembre), continua con un ringraziamento rivolto ad uno dei pochi generosi sponsor. «Ringrazio ufficialmente l’unica azienda vinicola che ha abbracciato la nostra causa : cantine Cantore di Castelforte». Il forte rammarico di Breccia è motivato anche dallo scopo benefico dell’intera manifestazione. Il ricavato di una riffa e degli alimenti venduti durante le due giornate di festa, infatti, serviranno per acquistare giocattoli destinati ai bambini malati di tumore del reparto oncologico del Moscati di Taranto. Ed ecco, in proposito, la stoccata finale di Mimmo Breccia. «Volevo ricordare Dimenticavo a quelle aziende del Primitivo che hanno generosamente offerto 10 litri di vino omaggio – scrive con ironia sul sociale – che i bambini affetti da quel male non credo possano bere alcoolici. Grazie comunque! Alla salute!».
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