MANDURIA – E’ stato condannato a otto mesi di reclusione con la sospensione della pena il minorenne manduriano, S.A., che tentò di entrare in casa di un’anziana per derubarla. Una condanna più mite di quella chiesta dal pubblico ministero che aveva proposto un anno e mezzo con la più grave imputazione di tentata rapina e porto abusivo di arma. I fatti risalgono al 2012 quando l’imputato aveva ancora diciassette anni. Il giovane che è stato difeso dall’avvocato Davide Parlatano, fu fermato dagli agenti di polizia di Manduria in una stradina del centro storico. S.A. già noto alle forze di polizia, si era accovacciato dietro un’auto in sosta per non farsi sorgere dai poliziotti che lo bloccarono perché sospettato di avere cercato – senza riuscirci – di entrare, armato di fucile, con il volto coperto e con un complice rimasto ignoto, nella casa di una anziana per rapinarla. Secondo l racconto della donna che era stata svegliata dai rumori, i due ladri cercarono di entrare in casa dapprima cercando di aprire una porta e dopo forzando una finestra. La prima a sentire i rumori fu la figlia della signora si mise ad urlare e chiamò la polizia. Rapidamente giunti sul posto, gli agenti sorpresero il ragazzo nascosto dietro l’auto parcheggiata in una via non molto distante dall’abitazione della donna presa di mira. Il minore aveva con sé due calzamaglie da donna usate probabilmente con il suo complice per coprirsi il volto. Il ragazzo fermato, già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, fu portato in commissariato dove fu segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Taranto e successivamente accompagnato nel centro di prima accoglienza di Lecce. Il suo complice invece la fece. Durante la perlustrazione della zona e dell’appartamento della signora i poliziotti trovarono un fucile sulla terrazza. Per questo il minore fu accusato anche di porto d’arma da fuoco. Ieri, con l’assistenza dell’avvocato Parlatano, la sentenza: Il Tribunale per i minorenni di Taranto lo ha assolto dal reato di porto abusivo di arma perché il fatto non sussiste e, previa riqualificazione del reato di tentata rapina nel meno grave reato di tentato furto in abitazione, lo ha condannato alla pena di mesi otto di reclusione e 185 euro di multa.
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