AVETRANA – Facendo seguito alla comunicazione di abuso edilizio che i carabinieri di Porto cesareo avevano inviato ad ottobre scorso, il servizio urbanistica del comune di Manduria ha emesso ieri un ‘ordinanza di demolizione delle opere edilizie realizzate abusivamente dall’imprenditore Paolo De Marco, amministratore della società «Palude del conte» e fratello del sindaco di Avetrana, Mario De Marco. Secondo quanto avrebbero rilevato i carabinieri prima e i tecnici comunali in seguito, i responsabili del presunto abuso avrebbero realizzato su una loro proprietà in contrada «Serre degli angeli», località lungo la costa in territorio di Manduria confinante con la provincia di Lecce, delle opere murarie di ristrutturazione di un vecchio immobile rurale senza le previste autorizzazioni. In particolare De Marco, violando le leggi che regolano la materia edilizia e alcuni vincoli di natura paesaggistica, avrebbe eretto abusivamente un recinto di tufi lungo venti metri e alto 1,75; sopraelevato un altro muro di cinta lungo 25 metri; demolito e ricostruito un vano di un più ampio manufatto composto da tre vani più servizi; aver eseguito interventi di stonacatura e tracciatura per posa in opera di impianti. «Al momento del sopralluogo – scrivono i tecnici nella loro relazione – il cantiere si presentava aperto e l’area di pertinenza era interessata da 27 pedane di conci di tufo». Insomma un vero e proprio cantiere edile in piena attività da «considerarsi – continua il rapporto – totalmente abusivo». Per questo il comune di Manduria ha emesso l’ordinanza che prevede la demolizione, entro 90 giorni, delle opere realizzate senza autorizzazione, il ripristino dei luoghi e il pagamento di una sanzione pecuniaria pari a 516 euro. Pare, infine, che gli interventi interrotti fanno parte di un progetto di ristrutturazione finanziato con fondi del Gal, Terre del Primitivo.
Nazareno Dinoi
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