MANDURIA – La discarica sulla via per San Cosimo alla macchia, ex «Manduriambiente», chiusa più di un anno fa per l’esaurimento della capienza, potrebbe riaprire i battenti e incamerare nuovamente i rifiuti solidi urbani prodotti dai 17 comuni del versante ionico della provincia. Di questa possibilità, che negli ambienti comunali viene considerata «più che plausibile», si è discusso l’altro ieri nell’assemblea dei sindaci che compongono l’Oga, l’organo di governo dei rifiuti presieduto dal sindaco di Massafra e presidente della Provincia di Taranto, Martino Tamburrano. Nella riunione, presente anche il sindaco di Manduria, Roberto Massafra, si è prospettata la possibilità di permettere alla società Manduriambiente di conferire la spazzatura da collocare negli spazi liberi che si creerebbero rimuovendo i settanta centimetri di tufina che ricoprono le vasche colme di rifiuti. Con il vincolo, per la società, di separare la parte umida da quella secca e di smaltire quest’ultima in discariche specializzate o nell’inceneritore di Massafra. La frazione umida invece resterebbe a Manduria. Questo, sostengono i sindaci, farebbe risparmiare ai comuni almeno il 20 percento dell’attuale costo di smaltimento. Tale operazione temporanea, che a quanto pare è sponsorizzata da tutti, anche dal sindaco di Manduria, darebbe un po’ di respiro alle asfittiche casse dei comuni sino alla completa definizione della vertenza che deve superare non pochi problemi: sopralzo degli impianti e aumento della volumetria, gara per l’affidamento della gestione oppure l’adesione alla proposta di project financing avanzata dalla Manduriambiente Spa. Quest’ultima opzione darebbe respiro e sicurezza anche ai circa trenta dipendenti che sono in regime di casa integrazione vicina al termine.
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