MANDURIA – La giunta Massafra manderà in mobilità, anticamera del licenziamento, oppure in prepensionamento i due dirigenti comunali, Antonio Pescatore e Enzo Dinoi, rispettivamente responsabili del settore opere pubbliche e della polizia locale. La decisione già accolta dalla giunta è ora al vaglio dei sindacati aziendali il cui parere, però, è solo consultivo. La proposta di delibera che ha già un numero progressivo ha già ottenuto il parere favorevole del segretario generale e del responsabile della ragioneria. Il rapporto di lavoro con i due dirigenti cesserà il 31 dicembre. Dopo di che dovranno scegliere se restare nell’organico comunale con un inquadramento e stipendio inferiore, oppure passare in una graduatoria regionale di disponibilità (mobilità) con stipendio ridotto pari all’80% dell’attuale sperando che qualche ente pubblico della Puglia decida di assumerlo. Altrimenti, dopo due anni, saranno disoccupati. Con questa mossa l’amministrazione Massafra intende snellire e rendere più funzionale la macchina amministrativa e nello stesso tempo risparmiare 200 mila euro l’hanno che, in futuro, potranno essere reinvestiti per assumere altre quattro unità di categoria inferiore. Sempre nella stessa delibera che do il benservito ai due dirigenti, è contenuto il nuovo organigramma dell’ente che dagli attuali 6 settori passerà a dieci: affari generali, economico finanziario, entrate e tributi, lavori pubblici, settore del territorio, politiche sociali, politiche culturali, ecologia e ambiente, attività produttive e polizia municipale. Ogni settore sarò affidato ad un responsabile di categoria D presente nell’organico o da assumere. L’«epurazione Massafra», così come viene definita negli ambienti municipali, è resa possibile da una delibera di consiglio comunale del 26 novembre del 2013 in cui si ridefinivano i «criteri generali per l’adozione del regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi», approvato a maggioranza con la sola opposizione degli allora tre consiglieri comunali del PD, Amleto Della Rocca, Maria Grazia Cascarano e Emma Quaranta e l’assenza di Dimitri, Ferretti, Puglia e De Mauro.
I due interessati hanno già fatto intendere di volersi opporsi alla loro esclusione aprendo un contenzioso con il comune. Silenzio pe rora, tra i partiti. L’unico ad esprimere perplessità su tale scelta è il consigliere Leo Girardi che pare non abbia condiviso appieno la scelta operata dal suo assessore di riferimento, Gregorio Curri, tra i co-fautori della così chiamata epurazione.
Nazareno Dinoi
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