MANDURIA – E’ stato detto in tutte la maniere, da più voci e da diverse associazioni: la viabilità di Manduria non funziona! I commercianti hanno esposto in piazza, e non solo, le problematiche da loro riscontrate; i residenti di alcune strade, a turno, si sono lamentati di pericoli dovuti ad un traffico veicolare eccessivo e poco organizzato; i turisti che quest’anno si sono ‘scontrati’ con il divieto di accesso al Corso principale della Città sono tornati disorientati a casa. Il problema è ormai generale e diffuso ed ha ampiamente travalicato il confine del disagio per entrare abbondantemente in quello del pericolo pubblico. Negli ultimi mesi abbiamo pianto un morto all’ingresso di Uggiano Montefusco perché reo di aver attraversato sulle strisce pedonali posizionate da qualche luminare del codice stradale precisamente dopo una lunga curva e in posizione poco illuminata e tanto meno segnalata; abbiamo assistito ad una serie di incidenti all’intersezione del Corso con via per Lecce, dove l’incrocio risulta ‘regolamentato’ in maniera quanto meno disordinata e per nulla intuitiva o chiara. Nello stesso incrocio, venendo da San Pancrazio Salentino, ci si trova a dover obbligatoriamente superare, con quasi tutto il proprio veicolo, il segnale di “obbligo di dare precedenza” per cercare (rischiando in proprio) di intravedere i mezzi che arrivano dalla chiesa di Sant’Antonio. Altri incidenti mortali si sono avuti al passaggio a livello, nei pressi delle cantine e, sempre sulla via per Lecce, all’altezza dell’incrocio con la strada che conduce alla via per Avetrana. Su via per Oria inoltre, nonostante i numerosi solleciti e raccolte firme che richiedevano la messa in sicurezza della zona residenziale con illuminazione adeguata e rallentamento del traffico in entrata ed uscita con dissuasori e segnali lampeggianti, l’ennesimo incidente con tamponamento a catena è avvenuto poche settimane fa: anche in quel caso, buio completo e autoveicoli che sfrecciavano, incuranti delle abitazioni presenti. Non può bastare? Ora, essendo il Sindaco anche rivestito del potere di tutela della salute pubblica e della sicurezza urbana ed essendo i casi citati anche dovuti ad inerzia amministrativa oltre che alla pessima gestione del territorio e della viabilità, mi chiedo se qualcuno dell’attuale amministrazione, in primis il sindaco Massafra, si senta colpevole, sia pur in minima parte, di quanto accaduto sulle nostre strade.
Andrea Casto – Architetto
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