MANDURIA – Si è tenuta ieri mattina, intorno alle 11, la cerimonia d’intitolazione della piazza alla memoria di Elisa Springer, cittadina manduriana di origini viennesi sopravvissuta alla deportazione nazista, durata circa nove mesi tra il 1944 e il 1945 in tre diversi campi di concentramento (Auschwitz, Bergen Belsen e Theresienstadt).
La vecchia piazza “P”, ora ufficialmente piazza Elisa Springer, posta tra via Bruno Buozzi e Via Monte dei Diavoli, nei pressi di via per Avetrana, è stata così rinominata dinanzi a numerosi cittadini, bambini e ragazzi provenienti da vari istituti scolastici della città, che hanno omaggiato la memoria della signora Springer con disegni, cartelloni, striscioni e palloncini colorati.
La cerimonia, avvenuta in occasione del decimo anniversario della scomparsa della scrittrice, è stata presieduta dal sindaco di Manduria, Roberto Massafra, ed ha visto la presenza oltre che di numerosi assessori e consiglieri comunali, anche delle due nipoti della scrittrice, Silvia e Giorgia Sammarco e di Francesca Lopane, presidente della fondazione «Elisa Springer A-24020».
Aperta dal racconto struggente del suo ritorno nella vecchia casa di Vienna dopo i tremendi mesi della deportazione e dall’ascolto del brano “Il bosco di betulle”, scritto nel 2001 in suo onore dal cantastorie manduriano Gianni Vico, la manifestazione è poi proseguita con il discorso del vice sindaco Gianluigi De Donno, forte promotore dell’evento e del sindaco.
“E’ soprattutto per voi giovani, perché possiate coltivare la memoria di quanto è accaduto, - ha dichiarato De Donno rivolgendosi alle scolaresche presenti – che scegliamo di intitolare questa piazza alla memoria della signora Springer. Per questo ci auguriamo – ha proseguito- che questa piazza possa diventare un luogo di felicità e di ricordo, in cui ritrovarsi anche il 27 gennaio, giornata mondiale della memoria della Shoah”.
Valentina Palumbo
V.palumbo@lavocedimanduria.it



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