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Channel: Primo Piano – La Voce di Manduria
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Famiglia di manduriani arrestata perchè coltivava marijuana

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 Famiglia di manduriani arrestata perchè coltivava marijuana sequesto marijuana2 e1376998998851 Famiglia di manduriani arrestata perchè coltivava marijuana sequesto marijuana1 e1376999026858 Famiglia di manduriani arrestata perchè coltivava marijuana  Famiglia di manduriani arrestata perchè coltivava marijuanaUn’intera famiglia di manduriani, padre, madre e figlio, è stata denunciata dai carabinieri che hanno sorpreso in casa un impianto per la coltivazione di marijuana. I militari della stazione di Manduria alla guida del maresciallo Enrico hanno arrestato la madre Maria Antonietta Fontana di 46 anni  e il figlio Cosimo Paride Lombardi di 20 mentre è ricercato il capofamiglia, di professione camionista, che dovrebbe essere catturato a breve. I tre, tutti incensurati, avevano costruito nella camera da letto del figlio una vera e propria serra per la coltivazione di cannabis sativa da cui si produce la marijuana. Padre, madre e figlio per tale scopo si avvalevano di una “Grow box”, struttura in acciaio rivestita internamente con telo riflettente ed esternamente con telo di colore nero. La medesima è fornita di una cerniera frontale per un comodo accesso alle piante e sulle pareti laterali è presente il velcro che serve per chiuderle ermeticamente allo scopo di non lasciar filtrare luce ed aria. L’impianto d’illuminazione montato all’interno della cabina era costituito da una potente lampada alogena, mentre all’areazione delle piante era preposta una ventola e per finire i vapori venivano convogliati in un tubo collegato alla struttura. Tutto l’impianto era collegato ad un temporizzatore, a sua volta, connesso alla rete elettrica. Come se non bastasse il  citato nucleo famigliare utilizzava un acceleratore di crescita delle piante. I carabinieri del comando stazione di Manduria, che avevano notato nei pressi dell’abitazione un insolito movimento di ragazzini, alcuni dei quali in precedenza segnalati in prefettura per il possesso di “spinelli”, nella mattinata dell’altro ieri si erano appostati nelle adiacenze dell’abitazione costituita da due appartamenti di cui uno ubicato al piano terra, di proprietà della nonna paterna, l’altro al primo piano, appartenente al citato nucleo famigliare, nonché da una terrazzo sul quale i militari, avvalendosi d’idonea strumentazione tecnica, avevano intravisto cinque piante di marijuana di altezza variabile, compresa fra un metro e due metri circa, contenute in tini in plastica per vino. I carabinieri hanno quindi perquisito l’abitazione del primo piano dove hanno trovato nella camera del ragazzo la complessa struttura, con impianto d’areazione e d’illuminazione funzionante, contenente 7 piantine di marijuana. La perquisizione domiciliare consentiva di rinvenire due pistole giocattolo sprovviste di tappo rosso, due cartucce calibro 9 ed una 7.65, cinquanta grammi di stupefacente del tipo marijuana, materiale per il confezionamento, due confezioni di acceleratore di crescita per le piante. Per madre e figlio trovati in casa sono stati disposti gli arresti domiciliari. Il padre, cinquantenne, irreperibile, è stato denunciato in stato di libertà.


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