MANDURIA – Accusata di tentata rapina e lesioni, subisce il carcere, poi viene scagionata. Ma la sua vita non è più la stessa. E’ la triste storia di una 46enne rumena che fino al 2009 ha prestato servizio come badante di un anziano professionista manduriano. La donna, che ha tentato più volte di farsi riassumere dai figli del defunto, si è presentata presso la casa degli stessi ma ne è stata allontanata. A seguito di queste insistenze della 46enne e sentendosi lesi dal modo di fare della stessa gli stessi figli del professionista in questione, decisero di denunziarla, asserendo di essere stati aggrediti e che la rumena si era introdotta in casa per effettuare una rapina. Il tutto venne posto per iscritto in una denunzia per lesioni aggravate e tentata rapina impropria. Durante il processo, svoltosi presso il Tribunale di Taranto, è emersa invece un’altra verità, e cioè, non solo che tra la donna rumena e la famiglia dei querelanti c’era stato un rapporto di lavoro ma, mancando elementi da poter evidenziare la condotta dell’imputata, in merito al delitto di tentata rapina, il P.M. ha ritenuto di apporre una modifica alle imputazioni. Infatti, come risulta agli atti, non è emersa alcuna certezza sulla forzatura della porta d’ingresso dell’abitazione dei figli del defunto professionista; mentre per quanto attiene alle minacce, anche in questo caso, non è emerso alcun elemento tale da poter stabilirne la gravità. A questo punto, il giudice ha emesso il verdetto a non doversi procedere ni confronti della donna rumena ordinandone l’immediata liberazione. «Intanto mi hanno fatto passare come una ladra criminale con due mesi in carcere e con la reputazione rovinata nel mio Paese dove vivono le mie due bambine», è l’amara considerazione della signora rumena che non dichiara le proprie generalità «per non perdere quel mezzo posto di lavoro come badante che ho conquistato con enorme difficoltà» che se la prende soprattutto «con quella cosiddetta famiglia per bene – dice – che mi ha fatto prima fare la schiava e poi mi ha rovinata».
The post «Trattata da schiava e poi la galera» appeared first on La Voce di Manduria.