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La rinuncia del campione indagato IL VIDEO sulla preparazione del record

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Schermata 06 2456822 alle 08.14.38 e1402640119607 La rinuncia del campione indagato IL VIDEO sulla preparazione del recordMANDURIA – Il campione manduriano Paolo De Vizzi, dall’altro ieri agli arresti domiciliari  perché indagato nell’inchiesta su un presunto traffico di medicinali dopanti, rinuncerà al tentativo di migliorare il suo stesso record di immersione in programma dal 26 al 29 giugno. L’impresa che si sarebbe dovuta tenere nella marina di Nardò, in provincia di Lecce, prevedeva la permanenza sott’acqua per almeno 50 ore di continuo. «Una decisione molto sofferta ma necessaria», ha dichiarato l’atleta disabile per bocca dei suoi avvocati, Lorenzo Bullo e Mimmo Micera di Manduria. Per oggi i responsabili del suo staff tecnico, invece, hanno organizzato una conferenza stampa in cui ufficializzeranno l’annullamento del tentativo di record. «Così facendo – spiegano dal suo entourage -, il campione vuole allontanare da ogni sospetto tutte le persone, le organizzazioni, gli enti, gli sportivi e i professionisti che credono in lui». Dall’altro ieri detenuto nella propria casa a Manduria, il recordman è distrutto. «E’ ancora sotto shock, dice continuamente di vivere un incubo e si scusa con tutti i suoi numerosissimi fans e chi ha creduto in lui», fanno sapere i suoi legali che mostrano un certo ottimismo. «Il signor De Vizzi, pur consapevole dell’attività investigativa che lo ha portato ad essere coinvolto nelle note vicende – affermano i due legali – si dichiara completamente estraneo ai fatti per come sono stati contestati e con serenità attende di poter chiarire ogni eventuale dubbio o circostanza che possa collegarlo ai reati che gli vengono attribuiti».

Il quarantenne manduriano che nel 1996 fu vittima di un incidente stradale che gli ha limitato i movimenti, aveva già organizzato con il suo gruppo la nuova entusiasmante impresa. Durante il suo tentativo di immersione lo avrebbe assistito uno staff medico e tecnico composto da marina militare, vigili del fuoco e guardia di finanza, con il sostegno del consiglio regionale. L’uomo è stato posto ora ai domiciliari per aver preso parte all’associazione per delinquere contestata ad alcuni fra i 65 indagati nell’operazione che ha avuto luogo in tutta Italia, quale fornitore di farmaci dopanti. Secondo l’accusa il campione avrebbe fornito medicinali al manduriano Valter Cascarano, suo amico, titolare della palestra New California Fitness. A tirarlo nell’inchiesta sono diverse telefonate intercettate che secondo i militari del Nas di Taranto che hanno condotto l’inchiesta proverebbero le forniture di prodotti vietati utilizzati per aumentare la massa muscolare. In nessuna conversazione, però, è documentato il presunto passaggio di merce tra i due interlocutori.

Oggi gli uffici della Procura di Brindisi che indaga il campione con altre 65 persone, 10 delle quali ai domiciliari, tre in tutto i manduriani, De Vizzi, Antonio Valentino Brescia di 41 anni e Valter Cascarano, di 44 anni (altri sei i manduriani indagati a piede libero), fisseranno la data dell’interrogatorio di garanzia. I difensori dei tre arrestati, Bullo e Micera per De Vizzi e Brescia e Franz Pesare per Cascarano), chiederanno la libertà per i loro assistiti.

Nazareno Dinoi

 

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