MANDURIA – «Ma perché lei si interessa di queste cose? Andare a dire a un funzionario comunale che i prezzi non sono….. ma chi è lei? A me sembra che lei scrive molte cose fuori posto, sa? Quindi se ci incontriamo è meglio perché le vorrei parlare a quattr’occhi …. E non scriva cose fuori posto perché sennò ti faccio passare guai, eh!». Si è conclusa così la breve conversazione telefonica con il farmacista Roberto Menza (foto) che con toni per niente pacati mi chiedeva un incontro invitandomi, nel contempo, a non scrivere cose fuori posto altrimenti avrei passato chissà quali guai. Stendiamo un pietoso velo sull’ultima parte della telefonata alla quale mi auguro non ci saranno seguiti. Mi preme invece parlare di come il farmacista Menza sia riuscito a sapere quasi in tempo reale che poco prima ero stato negli uffici comunali per ritirare la copia della delibera che lo riguarda (di questo ne parlo a parte) e addirittura dei contenuti dello scambio di battute sull’argomento tra il sottoscritto e il funzionario pubblico. Come ha fatto il farmacista, ho pensato, a sapere tutto? Escludendo poteri paranormali del soggetto, mi sono ricordato che nella stanza al primo piano in municipio era presente un consigliere comunale della maggioranza e un assessore. Con l’assessore abbiamo anche discussolo stesso argomento, a lui chiedevo se fosse equo un canone di 50 euro mensili per due vani, cucina e bagnetto situati in un vicolo che si affaccia sulla Villa comunale, pienissimo centro di Manduria. Mi sono ricordato che il consigliere restava muto e non mostrava simpatie per le mie legittime domande. Che sia lui la talpa? Se non lui qualcun altro sicuramente si sarà preoccupato di riferire tutto al farmacista che improvvidamente ha telefonato al giornale lasciandosi sfuggire quell’antipatico avvertimento che, devo confessare, mi ha molto, molto impressionato.
N.D.
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