MANDURIA – Un’operazione lampo dei carabinieri di Manduria, ben studiata e altrettanto ben riuscita, ha sventato un’estorsione ai danni di un pensionato manduriano. I militari della stazione messapica, al comando del maresciallo Errico, si sono travestiti da camerieri e barman per mettere in trappola i due presunti estorsori, marito e moglie di Taranto, incensurati, rispettivamente di 55 e 53 anni, presi con le mani nel sacco mentre intascavano dal pensionato una busta contenente la mazzetta, una prima tranche di 1600 euro. A quel punto l’appuntato dei carabinieri che stava servendo i caffè, li ha dichiarati in stato di fermo e con l’aiuto di altri colleghi in borghese presenti nel locale (un bar di piazza Vittorio Emanuele, villa comunale), li ha portati in caserma. E’ successo ieri pomeriggio. L’astuto piano era stato organizzato in poche ore. Il pensionato, infatti, si era recato dai carabinieri quella stessa mattina raccontando la vicenda e mettendosi a disposizione per incastrare i suoi presunti aguzzini che pretendevano da lui il pagamento di una testimonianza in un processo civile, per un contenzioso tra il manduriano e un professionista di Taranto, riguardante una proprietà del valore di circa centomila euro. La coppia arrestata era stata chiamata a testimoniare a favore del pensionato dal quale, secondo quanto ha raccontato quest’ultimo ai carabinieri, avrebbero preteso il pagamento di 12 mila euro, scesi poi a seimila, con la minaccia di testimoniare tutto il contrario e la sicura perdita della causa da parte del pensionato manduriano.
In poco tempo il maresciallo Errico con i suoi uomini della stazione si è organizzato per allestire la trappola. Uno di loro si è travestito da barman e, d’accordo con il proprietario del locale che si è prestato alla farsa, ha atteso che i due tarantini entrassero nel bar attirati dal pensionato. In questo caso è stato bravo il manduriano a portare i due proprio in quel bar. In effetti i tre si sono avvicinati al bancone ed hanno ordinato tre caffè. Ad un certo punto il manduriano ha tirato fuori la busta contenente la somma promessa dell’anticipo: 1.600 euro in banconote i cui numeri di serie erano state precedentemente e diligentemente segnate in copia dai carabinieri. Il tempo necessario alla donna di mettere la busta nella borsa e la scena è improvvisamente cambiata: il barista si è qualificato per quello che realmente era e il resto si è poi concluso negli uffici della stazione dei carabinieri dove i due sono stati dichiarati in stato di fermo e arrestati per flagranza di reato. La coppia di presunti estorsori ha negato qualsiasi addebito.
Nazareno Dinoi
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