SAVA – «Non sarebbe forse il caso di incominciare a pensare ad un piano d’azione comune mediante una stipula di un protocollo di intesa, come già avvenuto in altre realtà urbane del territorio nazionale, che coinvolga le forze dell’ordine, le associazioni ambientaliste e di volontariato sociale, gli enti istituzionali, al fine di garantire una attività continuativa di controllo del territorio volta a prevenire e/o reprimere ogni violazione di legge in tema di rifiuti?». Se lo chiede l’ambientalista savese Mimmo Carrieri che punta ancor auna volta i riflettori sulla situazione igienica e sanitaria del territorio. Lamentandosi dell’inerzia della pubblica amministrazione che non emette ordinanze e non provvede a sanare le numerose discariche a cielo aperto nella campagne savesi da lui stesso portate alla luce e denunciate, Carrieri si dice preoccupato soprattutto per la «bomba ecologica» della ex cantina vinicola Sava nel cui crollo è morto un uomo che si trovava all’interno. Oltre ai tufi le macerie contenevano numerosi pannelli di amianto. «Sono trascorsi 6 mesi dal tragico crollo - scrive oggi Carrieri -, e la “bomba ecologica” è ancora lì senza che nessuno si sia almeno preoccupato di limitarne i danni tramite la realizzazione di opere provvisionali atte a garantire la salvaguardia della salute dei cittadini».
The post La denuncia di Carrieri: tra le macerie ancora pericoloso amianto appeared first on La Voce di Manduria.