Questa volta la storia di cronaca antica manduriana che vi raccontiamo risale all’agosto del 1951 e riguarda la fine tumultuosa di un tradimento messo in piazza dall’amante che per vendicarsi non esitò ad assalire pubblicamente con un’accetta il suo uomo sposato che aveva deciso di lasciarla. La coppia di amanti, di cui naturalmente ometteremo le generalità complete, era composta da G.F. di 37 anni e dalla 41enne E. D.F, entrambi di Manduria. Dopo un lungo periodo di rapporti intimi, la moglie legittima che conosceva la tresca, riuscì a far riavvicinare il marito che cominciò ad allontanarsi dall’amante. Contrariata di questo, l’avvenente amante si presentò in Piazza Garibaldi, armata di un’ascia, e, noncurante della folla, cominciò ad inveire contro il suo uomo che fortunatamente si riparò con la bicicletta riuscendo a parare i colpi inferti dalla sue ex amica che mentre attaccava faceva sapere ai presenti le ragioni della sua rabbia. La furiosa donna che fu denunciata dichiarò alla polizia che l’amante «si era dimostrato freddo e distaccato nei suoi confronti». L’uomo se la cavò con una ferita ad un polso e ad un ginocchio.
n.d.
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